Era una sera tranquilla (o forse non troppo) del 15 Luglio. Una di quelle sere estive, calde e appiccicose, dove la tensione del giorno seguente si faceva sentire.

Percepivo qualcosa di strano nell’aria e al suono del campanello sento un boato di gente che canta: Luca con amici e parenti mi aspettavano lì fuori dal cancello con un mazzo di fiori e un microfono.

La serata è finita poi così, tra note romantiche, divertenti e un taglio del tronco che il giorno successivo sarebbe stato troppo pesante sotto il caldo afoso.

Poi è iniziata la notte, piena di ansie (positive) ed emozioni, chi ha dormito più? Alle 6.00 am ero sveglia come se avessi dormito 12 ore, pronta e carica per affrontare il giorno del fatidico SI.

Erano le 10.00, suonò il campanello e ad attendermi c’era un bel vassoio di paste direttamente dalla Pasticceria Cossetti. Ho capito subito che la giornata sarebbe partita bene, tra i dolci e il sole brillante, ma non troppo bollente.

Ore 12.00 inizia l’emozione, il trucco e il parrucco tra risate, emozioni e foto… ah e paninetti salati, si perché quello è l’unico momento dove sgranocchiare qualcosa. Sembrava strano alla mia parrucchiera che stessi mangiando come una pazza ma prevedevo il digiuno fino a tarda notte e così mi sono presa d’anticipo. Quindi future spose segnatevi questo passaggio per evitare di svenire. Che poi… “ve l’avevo detto”.

Tutti pronti iniziano i set fotografici con l’abito appeso e le vestagliette, come le scene che si vedono solo nei film romantici. Quello che si vive è proprio un film. Godetevi ogni istante perché poi non torna indietro.

Mamma, testimone e damigelle iniziano a vestirmi, indossando abito, gioielli e velo per apparire, dopo una lunga scalinata al piano inferiore, bella agli occhi del papà facendogli una sorpresa, e ricevendo il mio bouquet che non avevo ancora visto.

In questa fase iniziano le emozioni: gli occhi lucidi, i visi lucenti, le lacrimucce di gioia, e lì, nella mia discesa, di lacrime ce n’erano parecchie soprattutto nei volti delle due nonnine. Le gambe tremano, il respiro diventa affannoso, si vivono esperienze e momenti fuori dal comune che arrivano dritti al cuore di chi è lì con voi.

Ecco la macchina, una Citroen 2 cavalli nera e Bordeaux, perfettamente addobbata con fiori bianchi e verdi ed un cuore di eucalipto profumato. Saliamo: io, papà davanti e lo zio Vanni alla guida (si la macchina è sua ed è stata messa a lucido per quel meraviglioso giorno).

Arriviamo alla chiesetta di San Pietro, quella piccola sopra la salitina, quasi nascosta dal verde ma ricca di storia e magia. Il suono dei clacson e l’emozione mi fa pensare “è proprio il mio giorno, il nostro giorno”.

All’arrivo vedo tanta gente, ma non riesco ad identificare tutti, l’unica persona che voglio vedere è Luca.

La camminata verso la chiesa sembra infinita, e me la godo tutta, a braccetto con papà sotto degli alberi di ferro e verdi romantici ed eleganti costruiti appositamente dallo zio.

Arriviamo alla porta, entrano le damigelle, il paggetto Riccardo e noi per ultimi con un lungo e caloroso applauso.

La chiesa addobbata a festa era bellissima con fiori di campo, pampas e colori naturali. Il dettaglio sono stati i tralci di vite che avevamo recuperato da un’azienda di Rauscedo verso aprile, appositamente per le decorazioni.

L’arrivo all’altare e lui era lì che mi aspettava con la mamma al fianco. Come dice il galateo appena si arriva e ci si trova faccia a faccia sposo-sposa e mamma dello sposo con papà della sposa i saluti devono essere così incrociati: papà della sposa da la mano allo sposo e la mamma dello sposo alla sposa, poi il papà della sposa saluta la mamma dello sposo e alla fine la figlia. Nella parte finale lo sposo da un bacio sulla fronte alla sposa e l’accoglie al suo fianco davanti al prete. Avete capito tutto? Ah io no, e quando ti trovi lì davanti succede sempre un caos e l’emozione ti porta a salutare chi e come ci si sente.

La messa, un caldo assurdo, un piccolo ventilatore sotto l’altare e una voce di accompagnamento bellissima. Ho sempre sognato la musica Gospel in Chiesa e così è stato. Claudia, in arte Ginga è una cantante favolosa, umana e con una voce che fa rabbrividire.

La nostra cerimonia è stata diversa dalle altre, questo grazie al Don Angelo Grillo che ci ha fatto partecipare attivamente all’omelia. Abbiamo fatto una sorpresa ai genitori leggendo un testo da noi scritto sui valori della famiglia e sull’importanza che hanno i genitori per la crescita dei figli. E’ stato emozionante essere seduti di fronte alla comunità di parenti e amici e non dare le spalle.

Momento delle promesse e scambio degli anelli, un consiglio è sempre quello di recitare a memoria guardando negli occhi la dolce metà e non leggere dal libricino per avere un risultato emozionante.

3,2,1, la messa è finita.

Pronti per uscire, Luca stava escogitando il metodo per proteggersi utilizzando il mio velo e così tuto il riso è arrivato a me. Subito dopo ci sono arrivate due bottiglie di vino, due sciabole e via al brindisi con sciabolata.

Un trattore ad aspettarci e la macchina con i palloncini d’elio che sono volati nel cielo e la scritta just married.

Ormai si sono fatte le 17.00 e si parte alla volta della Villa, prima però sposi e testimoni hanno fatto una sosta a Marzinis, un luogo magico con il suo viale alberato e le vigne attorno. Un momento per stare con i testimoni e per metabolizzare quanto avvenuto prima.

Però anche a noi è venuta fame e così dopo qualche scatto ci siamo diretti alla Villa (alla fine il primo boccone di cibo l’ho fatto alle 20, ecco perché durante l’acconciatura mi ero goduta degli ottimi panini).

Arrivati a Villa Vittoria Torricella a San Vito al Tagliamento ci ha accolto il Catering Le Troi Chef per il brindisi di benvenuto. La prima impressione è stata di stupore e meraviglia. Tutto era perfetto, tutto era come immaginato ma la parte migliore ancora non l’avevamo vista.

Il tema scelto da noi era rustico-campagnolo con accenni di Star Wars, si perché è un tema che ci ha legato, una passione comune. Mi è piaciuta la finezza e l’eleganza con cui siamo riusciti ad inserire questo tema quasi in modo impercettibile e riconoscibile solo da chi è appassionato della saga Disney. Avevamo scelto di fare le Tavole imperiali nominandole “Lato chiaro” e “lato oscuro”. Tutto adornato con composizioni rustiche e tante tante lucine e candele luminose. (il primo riferimento a Star Wars si trovava proprio nella partecipazione in modo del tutto impercettibile… “I love U”-“i Know”).

E vogliamo parlare delle chicche dei segnali fatti a mano da un artigiano di Cordenons? La ciliegina sulla torta per completare il tema.

Per il tableau abbiamo optato per una vecchia porta rustica con sopra un pannello a caduta con i disegni delle tavole imperiali (ricordatevi sempre di mettere più indicazioni possibili se fate i tavoli imperiali segnalando oltre che il nome della persona anche se si trova nel lato interno o esterno).

Prima della cena, ci tenevo a lanciare il bouquet per viverla appieno, di giorno, sotto il sole. E com’è andata?? Scopritelo qui. Vi spoilero che c’è qualcuno che proprio vuole sposarsi e qualcuno che “una ribollina è meglio”.

Ore 20.00 tutti seduti a tavola e noi sposi nel mentre ci siamo cambiati le scarpe. C’è chi fa il cambio abito e c’è chi toglie i tacchi e le scarpe lucide per un paio di comodissime All Star.

Pronti, partenza… entrata ai tavoli in grande stile. Sulle note di Star Wars abbiamo fatto la camminata tra applausi e trombette da stadio. Un’emozione vedere tutti seduti con un calice in mano per brindare a noi con il rossore del cielo e luci soffuse sopra le nostre teste.

Finalmente è arrivato il momento tanto atteso: SI MANGIA.

Una pietanza più squisita dell’altra, un tripudio di sapori e di baci sotto le stelle in quel ormai imbrunito cielo adornato di lucine scintillanti.

Una delle cose più belle del momento cena? Il discorso dei testimoni. Non ci saremmo mai aspettati parole tanto belle da chi ti sta sempre accanto e non esprime mai nulla.

Ma non solo, una delle cose più divertenti invece è stata l’intervista doppia, una sorta di cinema all’aperto ed intervista su stile delle Iene.

Per quello che sto per raccontarvi ora faccio una premessa: il 16 luglio 2022 doveva piovere.

Sotto un cielo stellato si percepiva qualche gocciolina, ma mancava ancora la seconda portata. Sono sbiancata, con un po’ d’ansia dentro di me avevo paura che la gente si alzasse e corresse dentro ai ripari.

Com’è finita? Che hanno iniziato a cantare e la nuvoletta dopo esattamente 5 minuti è sparita. Finita la preoccupazione è arrivato il secondo e la serata è andata avanti senza intoppi.

[Racconto inedito a tema pioggia.
Applicazione consigliata: meteo&radar, ci azzecca sempre, anche se è meglio non consultare il meteo in modo ossessivo la settimana antecedente.
C’è qualcuno che ha sempre la situazione sotto controllo. Insomma il nostro piano A (meraviglioso) è quello visto sopra, il piano B (nel caso di piaggia) avrebbe stravolto il sogno: tavoli classici rotondi, all’interno di una bella e ampia stanza luminosa.
A me questa soluzione non piaceva per niente, però serviva nel caso di pioggia e così per realizzare il nostro desiderio dormendo tranquilli abbiamo fatto fare 2 tableau de mariage. Pochi giorni alle nozze e il meteo metteva una pioggerellina (l’unica di luglio probabilmente) che avrebbe rovinato i piani facendo preparare tutto dentro. Ovviamente il catering non si prende la responsabilità di ritrovarsi sotto la pioggia durante l’evento. Io non ero al corrente che avessero deciso di fare dentro per la pioggia altrimenti avrei pianto tutto il giorno precedente, ma Luca e mia mamma si.
Luca però ha avvisato il catering che qual’ora la preparazione venisse fatta all’interno avrebbero spezzato il mio cuore. E qui, per la prima volta per loro, nasce il PIANO C.
Ovvero la preparazione esterna sotto gli alberi e la preparazione interna nel caso di pioggia. Avevamo entrambe le scelte pronte al momento. Questo ha fatto stare tranquilli tutti e con una botta di fortuna grande grande (l’app meteo&radar non metteva pioggia durante la cena) abbiamo poi cenato nel piano A.
A volte, se c’è la possibilità non arrendetevi a qualcosa che non vi piace. Trovare l’alternativa]

Ore 22.00 è il momento del taglio della torta. Un’entrata con stelline luminose tutte accese ed una carrellata di luce ed emozioni verso quella torre dolcissima e bellissima. E anche qui c’era il piccolo dettaglio di Star Wars: i Funko Pop di Han solo e Leia e la scritta di ferro fatta da una super artigiana, Chiara Alessandri,- “I love you, I Know”.

La torta, preparata con amore dalla pasticcera Artigiana è stata un successone: pan di spagna, chantilly, mango e pesca. Estiva, dolce ma non troppo ha rubato i palati di tutti.

Tempo di finire la torta e arriva una sorpresa per gli ospiti. Parte il primo ballo con lo sposo e dopo un paio di minuti con i genitori. Un lento, dolce, finché… scoppia una musica ritmata e scatta il balletto con papà. Puro divertimento e risate. E poi quando mi ricapiterà una cosa così?!. Mi sono super divertita.

Subito dopo sono partite le danze per tutti. Tra sorrisi di gioia, bicchieri di moijto e canti a squarciagola. Lì ti rendi conto che la giornata è volata e vorresti ricominciare tutto dall’inizio. Le emozioni sono ancora in corpo ma la tensione sta calando.

Tutto è andato perfettamente come immaginato, nulla è andato storto.

E non vuoi finire la seratona con un tuffo? A tarda notte la festa si è spostata dentro la piscina, quando il livello adrenalinico-alcolico era leggermente più alto. Ma tutto è andato alla grande come una bella festa da film.

Alla fine abbiamo consegnato la Bomboniera. Questo presente per gli invitati ricade spesso in cose superflue, inutili e tal volta scomode per chi le riceve. Noi abbiamo pensato di agire di cuore. Abbiamo donato agli ospiti una piantina di uva fragola con un bigliettino “Una vite per la vita”. Un simbolo importante perché le piante sono vita, crescita e talvolta rinascita. Di base abbiamo donato dei soldi ad Asla un’associazione del territorio che si occupa di aiuti concreti per chi è affetto da SLA. Avendo subito due casi in famiglia, che ricordiamo, abbiamo subito pensato ad un gesto d’amore. Poi è simpatico sapere che gli invitati si prenderanno cura di qualcosa che crescerà.

Alle 3.00 le luci della villa si sono spente e la giornata da favola si è conclusa.

Un sogno.

Volete sposarvi? Fatelo consapevolmente ma fatelo con il cuore, con i vostri sogni nel cassetto e con le persone care. Andate sempre avanti per la vostra strada e non ascoltate chi vi sta accanto. Voi sapete come volete il vostro giorno. Consigli? Ben accetti ma non forzati. Solo se avrete realizzato i vostri sogni sarete veramente felici e credetemi che tutto andrà per il meglio. Vedere gli invitati felici è gioia, vedere gli sposi felici è un successo.

Book Fotografico con elenco fornitori:

Allora che dite di questo matrimonio?

Un bacio.

Vale

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